La coscienza percepisce lo scorrere delle cose, ma è tutto un gioco interiore.
Siamo immersi nell’infinito, nella bellezza, nell’eternità. Il tempo ci ovatta.
Non sappiamo bene chi siamo e forse non lo sapremo mai.
O come disse mirabilmente Camus:
"l’unica creatura che si rifiuta di essere ciò che è".
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