sabato 26 ottobre 2019

E SILENZIO


Tacere. O anche silere, perche' la lingua latina distingueva la quiete della natura e delle cose da una parte (silere) e quella degli uomini dall'altra (tacere). Tacere appartiene al mondo degli esseri umani. Silere  appartiene al mondo della natura e delle cose inanimate e da quest'ultimo ha origine silentium, che designa la tranquillità degli uomini e quella delle cose, la mancanza di rumori propria della notte e di luoghi solitari, come pure il silenzio di chi non parla. 
Sono coloro che lo amano, I portatori di silenzio?  Titolo di un libretto della collana dell'Accademia del Silenzio, del poeta Stefano Raimondi. Il silenzio dei poeti è diverso dal silenzio dei filosofi, dei mistici, dei sociologi, degli scienziati o dei musicisti. Per Raimondi si tratta del luogo nel quale il silenzio «ha luogo», trova posto. Il silenzio è il luogo in cui si può abitare allontanandosi dalla chiacchiera che lo offende.
«Che cos'è il silenzio?», «Dove si trova?»e«Perché è più importante che mai?» sono invece le tre domande che si pone l'autore di un altro libro sul silenzio, Erling Kagge, Il silenzio. Uno spazio dell'anima. Il silenzio interno che Kagge trova nella sua testa quando vive in città, a Oslo, e fa l'editore; e il silenzio esterno allorché vive le sue avventure nei luoghi dei grandi spazi e dei grandi silenzi, a cinquanta gradi sotto zero. Il suo non è comunque un silenzio spirituale: il titolo e sottotitolo in lingua italiana con quell'indebito riferimento all'anima traggono in inganno  perche' la traduzione dal norvegese suona ben diversa: Silenzio nel tempo di rumore. La gioia di chiudere fuori il mondo. Il silenzio è, scrive Kagge, «uno strumento per arricchire la vita» rifugiandoci nella nostra testa e chiudendo fuori il mondo. 
Il silenzio, aggiunge Kagge, è un nuovo lusso. Non tutti possono e comprano a caro prezzo lavatrici e auto silenziose, tra le altre cose. Come un nuovo lusso è il buio, silenzio visivo che viene sottratto, rubato, dalle luci dell'illuminazione.
Alle tre domande Kagge propone trentatré risposte, basate sulle sue competenze di esploratore e le sue conoscenze di studioso.
Come raggiungere il silenzio non fa parte delle tre domande canoniche poste dall'autore di questo libro ma la risposta trentadue si occupa proprio di questo, e suona: immergersi nella natura, lasciare a casa ogni dispositivo elettronico... E studiare bene la risposta trentatré: una pagina vuota, nel suo silenzioso biancore..



da una rilettura di F. Rigotti

giovedì 24 ottobre 2019

COROLLARIO

Nel 1952, il compositore John Cage presentò la sua partitura 4.33. Si accomodo' al pianoforte per quattro minuti e trentatré secondi, senza suonare nulla. Il pubblico non deveva fare altro che ascoltare, ascoltare la “musica"? che viene creata dai rumori interni alla sala da concerto, bisbigli, colpi di tosse, scricchiolii vari, ed anche da quelli che provengono dall'esterno. Cage dimostro' così che il silenzio assoluto non esiste (nemmeno in una stanza anecoica, e cioè totalmente insonorizzata, perché anche lì uno sente almeno il proprio battito cardiaco). Il silenzio sarebbe da intendersi dunque semplicemente come un rumore di sottofondo. Durante il primo movimento della leggendaria prima esecuzione assoluta di 4'33" si sentiva il vento che spirava, nel secondo la pioggia, e nel terzo il pubblico che parlottava o si alzava indignato per andarsene. Nessuno, o quasi, colse il significato allora. Eppure, con 4.33 Cage rivoluziono' il concetto di ascolto musicale,  rovesciando le cose, cambio' radicalmente l'atteggiamento nei confronti del sonoro, invitando ad ascoltare il mondo. 

giovedì 10 ottobre 2019

IMPRESSIONISMO






Due date per ricordare un movimento effimero che non supero' i vent'anni che vanno dal Salon des Refuses, 1863, a la morte di Manet nel 1883.
E' la pittura dell'attimo fuggente ed e' la mia preferita.

1863   Pissarro ha 33 anni, Manet ne ha 31, Degas 29, Cezanne e Sisley ne hanno 24, Monet  ne ha 23, Renoir, Bazille, Guillamin, Berthe Morisot ne hanno 22 e Gauguin e' quindicenne 
Napoleone III per accogliere le opere degli artisti rifiutate dall'Accademia di Belle Arti di Parigi organizza il Salon des Refuses. In questa occasione la Colazione sull'erba di Manet suscita scandalo.
Ingres dipinge Il bagno turco.
Costruzione della Gare du Nord a Parigi
Jules Verne pubblica Cinque settimane in pallone
Renan la Vita di Gesu'
Viene rappresentata Les Troyens di Hector Berlioz 
Il barone Haussmann intraprende i lavori di costruzione delle grandi arterie parigine
Manet sposa Suzanne Lenhoff con la quale conviveva da dieci anni
Muore Delacroix
Lincoln abolisce la schiavitu' negli Stati Uniti
A Ginevra sedici nazioni danno vita alla Croce Rossa Internazionale
Viene fondato il Politecnico di Milano

1883    Degas presenta Dopo il bagno
Sisley Sentiero a Louveciennes
Gauguin lascia la borsa per dedicarsi alla pittura
Monet si stabilisce a Giverny
Aprono il ponte di Brooklyn di Roebling e il Ponte di Garabit di Eiffel 
Huysmans pubblica L'Arte moderna
Nietzsche Cosi' parlo' Zarathustra
Collodi Pinocchio. Storia di un burattino
Stevenson L'isola del tesoro
Muoiono Manet, Karl Marx e Richard Wagner

martedì 1 ottobre 2019

OTTOBRE





                                               Vincent van Gogh  -  Due donne nel bosco   -  1888    



Prima del suo trasferimento a Parigi nel 1886, quando fece irruzione nella sua vita lo sfolgorante giallo cromo con la scoperta dell'impressionismo (vedi AGOSTO ), la tavolozza di Vincent van Gogh era buia, giocata su colori terrosi, marroni, brunastri, neri, gialli acidi e sporchi. Una cupa monocromia prima di scoprire la luce della Provenza. Nell'estate del 1878, deciso a predicare la Bibbia, si mise in cammino alla volta delle miniere del Borinage. Prosegui' nelle brume e torbiere dei Paesi Bassi e comincio' a dipingere quadri che riflettono i colori smorti di questa campagna. Una sinfonia di bruni per raccontare la vita dei contadini, i loro casolari con tetti di paglia ricoperti di muschio e i pavimenti di terra battuta che a lui ricordavano i nidi di uccello. In questo periodo dipinse il capolavoro di quel periodo I mangiatori di patate.
Non e' il van Gogh che tutti conosciamo e molto interessante...