domenica 16 novembre 2025

Musei




da “Tra libri e quadri” Enrico Piceni 


Ci sono i grandi musei, famosi, attraversati da orde di visitatori, spesso storditi dalla quantità di opere da vedere limitatamente al tempo di cui dispongono. E poi ci sono gioielli nascosti e spesso trascurati dai tradizionali circuiti turistici. All’epoca della citazione di cui sopra si chiamava Musee Marmottan per diventare poi Musee Marmottan Monet poiché accoglie la più grande collezione di opere di Claude Monet al mondo nonché una splendida collezione di capolavori di Berthe Morisot, Gauguin, Manet, Renoir, Pissarro, Sisley, Degas, Daumier, Caillebotte, Corot, ed una ricca ed eclettica collezione di sculture, mobili e arti minori. Piccolo e raffinato museo allestito nell’ex palazzina di caccia del Duca di Valmy ai margini del Bois de Boulogne consente di vivere un affascinante viaggio indietro nel tempo a cominciare dall’emblematico Impression, Soleil levant, dipinto il cui titolo è all’origine del nome dato al celebre movimento artistico.



Si trova invece a Cefalù, al museo Mandralisca, quella «Gioconda al maschile» che è il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, dall’enigmatico sorriso al limite del sarcasmo, che ne increspa le labbra e accende lo sguardo di una scintilla amara e sprezzante. Della piccola tavola si sono innamorati viaggiatori e scrittori come Guido Piovene, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, che ci scrive addirittura un romanzo, Il sorriso dell'ignoto marinaioNel palazzo, già dimora del barone Enrico Pirajno di Mandralisca, si trovano le sue collezioni, dalle conchiglie all’archeologia con il famoso cratere del Venditore di tonno. Mentre la preziosa Annunciazione si trova al Museo Bellomo di Ortigia. Opera che, sola, varrebbe la visita.





There are the great museums, famous, crossed by hordes of visitors, often stunned by the amount of works to see limited to the time they have. And then there are hidden jewels and often overlooked by traditional tourist circuits. At the time of the above quote it was called Musee Marmottan to later become Musee Marmottan Monet because it houses the largest collection of works by Claude Monet in the world as well as a splendid collection of masterpieces by Berthe Morisot, Gauguin, Manet, Renoir, Pissarro, Sisley, Degas, Daumier, Caillebotte, Corot, and a rich and eclectic collection of sculptures, furniture and minor arts. Small and refined museum set up in the former hunting lodge of the Duke of Valmy on the edge of the Bois de Boulogne allows you to experience a fascinating journey back in time starting with the emblematic Impression, Soleil levant, a painting whose title is at the origin of the name given to the famous artistic movement.

Https://www.marmottan.fr/

Instead, in Cefalù, at the Mandralisca museum, is the "Men's Mona Lisa" that is the Portrait of a man by Antonello da Messina, with an enigmatic smile bordering on sarcasm, which purrs his lips and lights his gaze with a bitter and contemptuous spark. Travellers and writers such as Guido Piovene, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, who even writes a novel, Il sorriso dell'ignoto marinaio, fell in love with the small table. In the palace, former home of Baron Enrico Pirajno of Mandralisca, are his collections, from shells to archeology with the famous crater of the Tuna Seller. While the precious Annunciation is at the Bellomo Museum in Ortigia. Work that, alone, would be worth the visit.

Https://fundazionemandralisca.it/





 

domenica 9 novembre 2025

Velimir Chlébnikov - 1885

           


..” Eterno vagabondo, sempre incalzato dall’ irrequietudine, si trasferiva da un luogo all’altro della Russia, come un pellegrino romantico, come un Taugenichts, che attonito attraversasse un mondo di incantesimi domenicali. Ma i suoi versi non ebbero la magica virtù di alleviargli l’acerbita’ della vita, come il violino al personaggio di Eichendorff..”

Dalla prefazione di A. Ripellino a “Poesie di Chlébnikov ” Einaudi 1968

Possiedo e custodisco il libro di questo giovane poeta dalla vita commovente. “Per lungo tempo le poesie di Chlébnikov sono rimaste abbandonate, come vecchi aratri invasi dalla vegetazione..” e forse un po’ lo sono ancora…

Le ragazze, quelle che camminano
con stivali di occhi neri
sui fiori del mio cuore.
Le ragazze, che abbassano le lance
sui laghi delle proprie ciglia.
Le ragazze che lavano le gambe
nel lago delle mie parole.


Девушки, те, что шагают
Сапогами черных глаз
По цветам моего сердца.
Девушки, опустившие копья
На озера своих ресниц.
Девушки, моющие ноги
В озере моих слов.


The girls, those who walks 
With boots of black eyes
Upon the flowers of my heart.
The girls who put javelins
Upon their eyelashes’ lakes.
The girls who wash their legs
In the lake of my words.


https://www.anteremedizioni.it/files/Poesia_di_Chlebnikov.pdf

https://monoskop.org/images/b/b5/Khlebnikov_Velimir_Collected_Works_3_Selected_Poems.pdf

sabato 1 novembre 2025

NOVEMBRE


 

Variations on Lao Tzu / 3

The mind is like water: it must calm down to become clear and still.

If the mirror is agitated, the eye does not see and the thought does not catch.

While the prey, hidden, is partying.

martedì 21 ottobre 2025

Luoghi filosofici

     


Il Piano Nobile del Palazzo Serra di Cassano ospita dal 1975 l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Gerardo Marotta e la relativa biblioteca che dispone di oltre 160.000 volumi. Il palazzo è sede inoltre dell’istituto di Cultura Tedesca (Goethe Institute). Situato nel quartiere di San Ferdinando, sulla collina di Pizzofalcone è uno splendido palazzo costruito tra il 1718 e il 1719 dalla nobile famiglia Serra di Cassano. Il progetto è attribuito all’architetto napoletano Ferdinando Sanfelice (1675-1748), data la presenza dello scalone monumentale tipico della sua produzione.

Splendidi gli interni, decorati da affreschi e dipinti di alcuni dei più importanti artisti del panorama italiano: da Giacinto Diano (1731-1803) a Mattia Preti (1613-1699).

Un fatto curioso è legato ad uno dei due portali di accesso al palazzo. Nel 1799 Gennaro Serra di Cassano, figlio del principe Serra di Cassano, partecipò ai moti rivoluzionari che portarono alla istituzione della Repubblica napoletana e per questo motivo venne catturato e giustiziato. Da quel momento, i genitori, Luigi Serra di Cassano e Giulia Carafa, chiusero le porte della propria dimora in segno di lutto e come proteste contro il potere che aveva represso la rivolta nel sangue. Il portone, a distanza di più di due secoli, è ancora chiuso.



https://www.iisf.it/


https://www.iisf.it/index.php/attivita/programmi/calendario-delle-attivita.html

Segnalo

https://www.iisf.it/attivita/programmi/calendario-dei-seminari/item/4942-davide-susanetti-incroci-tragici.html



The Noble Floor of Palazzo Serra di Cassano has been home to Gerardo Marotta's Italian Institute for Philosophical Studies since 1975 and the related library that has over 160,000 volumes. The building is also home to the Institute of German Culture (Goethe Institute). Located in the neighbourhood of San Ferdinando, on the hill of Pizzofalcone is a splendid palace built between 1718 and 1719 by the noble Serra di Cassano family. The project is attributed to the Neapolitan architect Ferdinando Sanfelice (1675-1748), given the presence of the monumental staircase typical of his production.
Splendid interiors, decorated with frescos and paintings by some of the most important artists on the Italian scene: from Giacinto Diano (1731-1803) to Mattia Preti (1613-1699).
A curious fact is linked to one of the two access portals to the building. In 1799 Gennaro Serra di Cassano, son of Prince Serra di Cassano, participated in the revolutionary uprisings that led to the establishment of the Neapolitan Republic and for this reason he was captured and executed. From that moment on, the parents, Luigi Serra di Cassano and Giulia Carafa, closed the doors of their home as a sign of mourning and as protests against the power that had suppressed the revolt in their blood. The door, more than two centuries later, is still closed.

mercoledì 15 ottobre 2025

15 ottobre 1844

 

Idem


“Aber am meisten mag ich die Hochstraßen, auf denen ich stundenlang spazieren gehe: jedes mal, wenn ich mich umsehe, bin ich sicher, etwas Wunderbares und Unerwartetes zu sehen”



"But most of all I like the high roads along which I walk for hours: every time I look around I am sure to see something wonderful and unexpected"