In arte i colori ci emozionano perché sono un rimedio al tempo.
Quando guardiamo un'opera d’arte molto spesso i nostri occhi cercano i colori per emozionare i sensi. Possono essere quadri, sculture, fotografie o video, il colore conduce la nostra vista, condiziona il nostro umore, ci appaga intellettualmente ed emotivamente.
Stiamo assistendo a una combinazione di forme e colori. E se raggiungono un equilibrio tra loro, se sono bilanciati, l'opera si può dire completa.
I nostri occhi hanno un intuito speciale per questo stato di bilanciamento, lo impariamo crescendo in natura, nella realtà.
Tutto ciò che abbiamo intorno gioca con la luce naturale e artificiale. I nostri occhi si abituano a questa ricchezza di toni, sfumature e passaggi cromatici, fino a dimenticare che il colore in sé non esiste proprio, ma che è solo la rifrazione di una luce su una superficie.
Quando troviamo questo bilanciamento capiamo che ciò che stiamo guardando fa effettivamente parte del mondo reale e se ci piace o meno, ma quello della bellezza è un discorso a parte.
Nel mondo reale il colore cambia, invecchia.
Eppure nelle opere d’arte, quelle riuscite, questi colori sembrano fermarsi, diventare concreti, sembrano creare un punto di vista fermo sul mondo.
L’arte rende le nostre emozioni reali perché le ferma, ce le ripropone immutate dopo anni, dà loro un luogo dove esistere fuori dal tempo.
Un libro, un'ispirazione. Il calendario, quest'anno, parlerà di colori e di tempo.
Se l'argomento dei colori è il tema di fondo dei tuoi post di quest'anno,credo proprio che essi saranno molto interessanti,come interessante,del resto,era il tema dell'anno scorso sul contrasto tra il buio e la luce, che mi ha sempre appassionato
RispondiEliminaciao e buon anno Julia
Clem
Ciao Clem. grazie, come sempre...
EliminaBuon anno anche a te