domenica 23 febbraio 2025

PRIMA VISIONE





La poesia, in particolare di Peter Handke, il Giappone - la sua filosofia, la fotografia, la letteratura, la musica anni ‘70, il silenzio, l’essenziale.. Un filo li lega, li avvolge e riavvolge dando vita a questo film. A sostenere tutto è il personaggio di Hirayama perfettamente a suo agio nell’essere uomo analogico (non possiede uno smartphone, ascolta musica su vecchie audiocassette a nastro, usa una macchina fotografica a pellicola) e allo stesso tempo sempre presente nel qui e ora. La storia, semplicissima, racconta la routine giornaliera di Hirayama, uomo di mezza età che vive in un piccolo locale a Tokyo e per lavoro pulisce i bagni pubblici della città, potrebbe sembrare ripetitiva invece racchiude il senso del film: la scoperta del valore dei momenti secondari della vita, quegli istanti trascurati o vissuti quasi senza accorgersene; quei tempi intermedi, la cartilagine dei giorni, che oscurano quelli principali.

Nel suo “Canto alla durata” lo scrittore austriaco Peter Handke, collaboratore di Wenders, lo descrive come il momento di estasi quando si percepisce il proprio esistere nello scorrere del tempo. È una percezione che si realizza in momenti e “gesti di poco conto” all’interno del ripetersi della vita quotidiana.(cit. Birdmen)

Per Hirayama sono momenti felici e la sua felicità viene percepita dallo spettatore anche grazie alle incredibili capacità di Kōji Yakusho che lo interpreta.

Il finale, di pura poesia, è a sorpresa.



For those passing:


Poetry, in particular by Peter Handke, Japan - its philosophy, photography, literature, 70s music, silence, the essential.. A thread binds them, wraps them and rewinds them giving life to this film. To support everything is the character of Hirayama perfectly comfortable in being an analogue man (he doesn't have a smartphone, listens to music on old taped tapes, uses a film camera) and at the same time always present in the here and now. The story, very simple, tells the daily routine of Hirayama, a middle-aged man who lives in a small club in Tokyo and for work cleans the public bathrooms of the city, it might seem repetitive instead it encloses the meaning of the film: the discovery of the value of the secondary moments of life, those moments neglected or lived almost without realising it; those intermediate times, the cartilage of the days, that obscure the main ones.

In his "Song of Duration" the Austrian writer Peter Handke, a collaborator of Wenders, describes it as the moment of ecstasy when one perceives one's existence in the passage of time. It is a perception that is realised in moments and "gestures of little account" within the repetition of daily life. (cit. Birdmen)

For Hirayama they are happy moments and his happiness is perceived by the viewer also thanks to the incredible skills of Kōji Yakusho who plays him.

The ending, of pure poetry, is a surprise.


2 commenti:

  1. grazie Julia per questa bella e delicata recensione...come sai ho visto
    il film e anch'io l'ho trovato straordinario.Forse la, diciamo così,
    "filosofia" e il tema del film è tutta in quella
    frase che si scambiano lo zio e la nipote in quella
    loro passeggiata in bicicletta:"Adesso è adesso.Domani
    sarà domani".
    ciao e buon marzo
    Clem

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