Gian Emilio Malerba - Maschere - 1922
Non c'è una storia speciale per raccontare di Malerba. Mi piace ricordarlo perchè completamente dimenticato, mai citato con Casorati o Donghi e sebbene fosse tra i fondatori del gruppo Novecento insieme a Sironi, Oppi e Marussig. Insieme aderiscono alla famosa corrente del Realismo Magico che si distingue per le sue atmosfere sospese e sognanti, quasi surreali. Il primo a riconoscere il valore artistico di Gian Emilo Malerba fu Vittorio Emanuele III che volle acquistare il suo dipinto Il cappello nero. Espone alla XIII Biennale di Venezia con diversi dipinti tra cui il celebre Maschere.Gian Emilio Malerba si spegnerà prematuramente a quarantasei anni nella città di Milano nel 1924 lasciando molti suoi dipinti in collezioni private e ben pochi in quelle pubbliche, continuando così a rinfocolare il proprio mito di pittore dimenticato, circonfuso da un’aura di magia e sogno senza fine.
Un po' in ritardo....buon giugno :-)
RispondiElimina"Idem"....
RispondiEliminaGrazie, anche a te
Ciao