martedì 1 gennaio 2019

GENNAIO

Quando scopri' la passione per i colori Matisse aveva gia' compiuto vent'anni. Costretto a letto per quasi un anno aveva ricevuto dalla madre una scatola di colori per passare il tempo ma in quei colori scopri' "una specie di paradiso". Yves Klein considerava i colori "individui molto evoluti che si integrano con tutto il resto del mondo" mentre van Gogh, ossessionato dal giallo, nell'ultimo periodo della sua vita provo' a mangiarlo direttamente dal tubetto, convinto che assimilando quell'impasto luminoso avrebbe trovato la felicita'.
C'e' un legame particolare tra gli artisti e il colore, per alcuni e' quasi un feticcio..




Gustav Klimt   -  Ritratto di Adele Bloch Bauer          



Fu a Ravenna che Gustav Klimt si converti' all'oro. Visito' nel 1903 i mosaici bizantini e decise di avvolgere le sue modelle in una luminosita' sfolgorante. Accese con intarsi di oro e argento le pergamene dipinte a olio e tempera. Oro vero, in foglia. Oro brunito. Con questa alternanza di opaco - brillante modulo' il rapporto tra le parti piatte e le parti plastiche. E le belle e ricche signore viennesi corsero da lui a farsi ritrarre immmerse in questa luce preziosa. Tutte eleganti, mondane, fragili. Negli anni in cui nasceva la psicoanalisi, Klimt aveva dipinto, sotto la doratura, la potenza della nevrosi.

5 commenti:

  1. Hai descritto bene il legame fra artisti e colore. Grande Klimt, qualche anno fa ho visitato Vienna per due anni di seguito in vacanza e ho visto il meglio di Klimt ma anche altri artisti. Oppure i progetti dell'architetto Otto Wagner.
    Un salutone e alla prossima

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    1. Vienna e' una delle capitali europee che non ho ancora visitato.. E dire che Klimt e' uno dei miei pittori preferiti. Ti invidio un po' :-)
      Ciao e grazie del passaggio

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  2. Il colore, o meglio la luce, è il linguaggio segreto delle emozioni e dei sentimenti; quando i pittori vollero trasmettere cosa sentivano o cosa provavano e non più cosa pensavano, curarono molto di più la cromia dei loro dipinti. Come avevano fatto già
    in precedenza i mosaicisti bizantini di Rsvenna (o di Istanbul), o quelli arabo-normanni di Palermo, in particolare quelli che realizzarono la Cappella Palatina, o la Cattedrale, o il duomo di Monreale o quello di Cefalù.
    Ma l'ori di Klimt era già usato a profusione dai pittori medioevali: Simone Martini, il Beato Angelico ... quando i simboli non bastano, quando vuoi toccare l'altro in profondità non ti resta che la musica e la luce.
    Ciao, buon inizio

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  3. Gia', e l'oro e' proprio il simbolo della luce....
    Ciao e grazie

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  4. Scusami l'autocitazione Julia. Giusto un paio di mesi fa ho scritto un post in occasione dell'uscita di un film su Monet,il padre dell'Impressionismo.Qquel film,diretto da Giovanni Troilo,riferendosi proprio agli elementi fondanti della pittura di Monet ha per titolo:"Le ninfee di Monet.Un incantesimo di acqua e luce".E' vero.Solo l'occhio attento e sensibile di un artista che sa "sentire" certe cose,può riportare sulla tela il significato profondo tra luce,colori e complessità della mente e dell'animo umano.
    Ciao Julia e buon gennaio
    Clem

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