giovedì 10 ottobre 2019

IMPRESSIONISMO






Due date per ricordare un movimento effimero che non supero' i vent'anni che vanno dal Salon des Refuses, 1863, a la morte di Manet nel 1883.
E' la pittura dell'attimo fuggente ed e' la mia preferita.

1863   Pissarro ha 33 anni, Manet ne ha 31, Degas 29, Cezanne e Sisley ne hanno 24, Monet  ne ha 23, Renoir, Bazille, Guillamin, Berthe Morisot ne hanno 22 e Gauguin e' quindicenne 
Napoleone III per accogliere le opere degli artisti rifiutate dall'Accademia di Belle Arti di Parigi organizza il Salon des Refuses. In questa occasione la Colazione sull'erba di Manet suscita scandalo.
Ingres dipinge Il bagno turco.
Costruzione della Gare du Nord a Parigi
Jules Verne pubblica Cinque settimane in pallone
Renan la Vita di Gesu'
Viene rappresentata Les Troyens di Hector Berlioz 
Il barone Haussmann intraprende i lavori di costruzione delle grandi arterie parigine
Manet sposa Suzanne Lenhoff con la quale conviveva da dieci anni
Muore Delacroix
Lincoln abolisce la schiavitu' negli Stati Uniti
A Ginevra sedici nazioni danno vita alla Croce Rossa Internazionale
Viene fondato il Politecnico di Milano

1883    Degas presenta Dopo il bagno
Sisley Sentiero a Louveciennes
Gauguin lascia la borsa per dedicarsi alla pittura
Monet si stabilisce a Giverny
Aprono il ponte di Brooklyn di Roebling e il Ponte di Garabit di Eiffel 
Huysmans pubblica L'Arte moderna
Nietzsche Cosi' parlo' Zarathustra
Collodi Pinocchio. Storia di un burattino
Stevenson L'isola del tesoro
Muoiono Manet, Karl Marx e Richard Wagner

5 commenti:

  1. Ed è anche fra le mie preferite come arte pittorica. Quanta arte e quanta storia è stata creata in quel periodo...e quanti problemi che c'erano in Europa. Gli artisti dell'impressionismo non hanno mai avuto vita facile, ma è stato un grande periodo artistico e creativo.

    Nel precedente post avevi scritto che sei stata a Genova a vedere Inge Morath e mi fa piacere che hai letto i consigli che ti davo sulle mostre, scusa te lo scrivo solo ora.
    Un salutone e come sempre bei post

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    1. Ho voluto parlare di Impressionismo in modo un po' diverso...

      Spero davvero di poter tornare a Genova.. Anche perché ho mangiato una focaccia fantastica.
      Grazie. Ciao

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  2. L’impressionismo è l’alba, il preludio dell’arte moderna e contemporanea; difficile immaginare Matisse, Picasso, Van Gogh, Schiele, Kandinsky e Pollock senza Monet, Degas, Renoir, la Morisot, Modigliani …
    La rivoluzione pittorica fece parte del grande fermento socio-culturale iniziato nella seconda metà del XIX° secolo, esplose con la Belle Epoque e con l’Esposizione Universale di Parigi e confluì nel grande bagno di sangue della Prima Guerra Mondiale, che volle disfarsi del classicismo e da ogni nostalgia con cui la nuova borghesia cercava di imitare l’antica nobiltà, come già la Rivoluzione Francese aveva combattuto l’Ancien Regime.
    Ciao, un caro saluto.
    P.S. Riguardo al post precedente, abbiamo discusso a lungo con alcuni amici riguardo al Van Gogh del ciclo cosiddetto dei “mangiatori di patate”; anch’io lo trovo molto interessante, ed è in sintonia con lo stato d’animo del Vincent degli esordi e della sua tecnica pittorica prima del suo contatto con gli impressionisti (soprattutto con Gauguin) e con i colori naturali del sud della Francia.
    Ma non riesco ad eliminare una certa sensazione di cupezza e di tetraggine nell’ammirare quei dipinti, che vidi per la prima volta dal vivo qualche anno fa in occasione di una mostra tematica a Milano a Palazzo Reale.

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    1. "Secondo i pittori impressionisti la realtà muta continuamente di aspetto. La luce varia ad ogni istante, le cose si muovono spostandosi nello spazio: la visione di un momento è già diversa nel momento successivo. Tutto scorre. Nella pittura impressionista le immagini trasmettono sempre una sensazione di mobilità.
      "L’attimo fuggente della pittura impressionista è totalmente diverso dal momento pregnante della pittura neoclassica e romantica. Il momento pregnante sintetizza la storia nel suo momento più significativo; l’attimo fuggente non ha nulla a che fare con le storie: esso coglie le sensazioni e le emozioni. E quelle raccolte nella pittura impressionista sono sempre sensazioni e impressioni felici, positive, gradevoli. L’impressionismo, per la prima volta dopo la scomparsa della pittura rococò, rifugge dagli atteggiamenti tragici o drammatici. Torna a rappresentare un mondo felice ed allegro. Un mondo dove si può vivere bene.
      L’attimo fuggente della pittura impressionista ha analogie evidenti con la fotografia. Anche la fotografia, infatti, coglie una immagine della realtà in una frazione di secondo. E dalla fotografia gli impressionisti non solo prendono la velocità della sensazione, ma anche i particolari tagli di inquadratura che danno alle loro immagini particolare sapore di modernità".
      Mi fa piacere che il mio post sia stato motivo di discussione. Il primo van Gogh lo apprezzi veramente solo se conosci bene il secondo. I cupi marroni sbocciano nei gialli ma il mondo si restringe. Il tutto sembra inversamente proporzionale al suo stato interiore. Questo mi piacerebbe me lo spiegassi tu.. E' il tuo campo :-)
      Grazie e buon ottobre
      Ciao

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  3. Gli anni sono molti di più perchè si son dilatati fino ad ora visto che ne discuti ancora. Periodo fecondissimo che sento vicino. La tua cronologia da sola vale l'intero post.

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