venerdì 15 maggio 2020

VERITA'

Sbaglierebbe chi pensasse che la sincerità sia un bene assoluto, da opporre alla menzogna come male assoluto, poiché si può fare uso della sincerità anche per offendere e ferire a morte, per umiliare o vendicarsi. L'uomo sincero, per definizione, dice la verità o quella che crede tale, talvolta quindi ingannandosi e traendo in inganno, senza volerlo. 
In un passo delle Confessioni, Agostino si chiede perché veritas odium parit ( la verita' attira l'odio ). La risposta del vescovo di Ippona è che l'amore per la verità non è disinteressato, equanime e imparziale: gli uomini amano la verità quando non li riguarda, ma la odiano quando riguarda loro stessi e li mette a nudo sotto gli occhi degli altri. 
Si deve sempre dire la verità che si conosce? Vi sono casi in cui è ammesso mentire? Agostino e Kant non ammettono eccezioni al dovere di dire la verità. Per il primo la menzogna è l'origine stessa del peccato. Agostino non considera legittima la menzogna neppure nel caso in cui mentire potrebbe salvare la vita a qualcuno, dato che in tale circostanza si tratterebbe di un dovere che riguarda la salvezza del corpo al prezzo di perdere l'anima. Tanto più che ci sono altre vie per raggiungere lo stesso risultato, evitando così di mentire, come il silenzio o l'omissione o il sacrificio di sé ed ha, a questo proposito, un consiglio preciso: «Quello che dici, deve essere assolutamente vero; ma non devi per forza dire tutto quello che è vero».
In Kant la sincerità è una virtù assoluta che coincide con il dovere della veridicità. Il principio per cui si deve dire la verità è per Kant il principio formale supremo della moralità, dal quale è impossibile essere esonerati.
Lo scettico Montaigne invece non insegue alcuna verità, e afferma che non esiste una verita' universale.
Pensiamo alla terribile scena iniziale di Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, in cui il colonnello nazista interroga il contadino francese, chiedendogli se dia rifugio ai nemici dello stato, la famiglia ebrea dei Dreyfus. Tutti desideriamo che il contadino menta e invece, La Padite dice la verità e denuncia la famiglia ebrea per proteggere la propria. 
In un saggio sulla sincerita' e' stata coniata l'espressione "virtù crudele" per indicare l'atto del dire la verità che si accompagna all'assunzione di responsabilità e al farsi carico delle conseguenze anche dolorose, per sé e per gli altri, della pratica effettiva della sincerità. Tra il semplice dire la verità e la sincerità la differenza consiste proprio nel coinvolgimento attivo nel rapporto con gli altri. 

L'Opinione è qualcosa di fluttuante, ma la Verità, dura più del Sole – se poi non riusciamo ad averle entrambe – prendiamo la più vecchia.
Emily Dickinson

4 commenti:

  1. Fondamentalmente sono con la Dickinson ma fossi stato il contadino francese non avrei mai denunciato la famiglia ebrea poichè vi sono verità più nobili della mera cronaca.

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    1. Ho visto la scena ed era carica di pathos... Sinceramente non mi sento di dare un giudizio. Anche io sono d'accordo con Dickinson.
      Ciao e grazie

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  2. "La verità attira l'odio"...ahimè è una realtà che esiste da migliaia di anni. Chi ha detto la verità, nei secoli, ha pagato di persona in tanti modi e gli esempi non mancano. Inoltre la verità a volte ci spaventa e non sempre siamo pronti ad accoglierla con tutto ciò che consegue. Gli esempi che hai preso come Agostino, Kant e la Dickinson sono riuscit a vedere e sviscerare il problema alla radice.
    Un salutone

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    1. Già, sembra facile.. Pensandoci bene ti fa capire perché veniamo subissati di menzogne. La verità costa...
      Ciao e grazie

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