Giovanni Boldini - John Singer Sargent - 1890
Un grande ritrattista che ritrae un altrettanto grande. Pare che i due si conobbero nell'estate del 1880 a Venezia. Sargent aveva 24 anni Boldini 38.
Nei primi anni del Novecento Sargent partecipo' alle prime edizioni della biennale di Venezia e influenzò alcuni dei maggiori ritrattisti italiani a lui contemporanei tra i quali proprio Boldini.
John Singer Sargent amava definirsi “un americano nato in Italia, educato in Francia, che parla inglese, sembra tedesco e che dipinge come uno spagnolo”.
Dotato di una personalita' cosmopolita e poliedrica, con la valigia sempre pronta, viaggiò tra Parigi, Napoli, Spagna, Marocco e Tunisia per poi ritornare a Parigi ed entrare all’Ecole des Beaux-Arts.
La sua pittura non può essere facilmente incasellata all’interno di una scuola o di un movimento. Nelle sue opere si avverte l’eco dell’Impressionismo, ma anche di pittori come Velázquez, Tiziano e El Greco.
I suoi ritratti hanno una forte introspezione psicologica e una resa naturalistica delle fisionomie e dei dettagli. Le donne che ritraeva amano mettersi in posa, guardare dritto negli occhi l’osservatore. Conturbanti e misteriose, indossano abiti ricchi e preziosi e, attraverso le pennellate del pittore, è facile avvertire il fruscio delle stoffe che avvolgono i loro corpi profumati. E qui il confronto con Boldini e' lampante.
Quando nel 1907 Lady Radnor gli propose di eseguire il ritratto di una delle sue figlie, John Singer Sargent le rispose che avrebbe potuto chiedergli di dipingere qualsiasi cosa, «il suo cancello, i suoi steccati, i suoi fienili – cosa che farei davvero volentieri – ma non più il volto umano», ormai i ritratti gli facevano orrore e non voleva più sapere di farne, soprattutto a persone dell’alta società. In queste parole si percepisce tutta la stanchezza di Sargent che, a poco più di cinquant’anni è ormai al culmine del successo, ma sente che qualcosa si è incrinato nel suo meccanismo di artista perfettamente consolidato. Si dedichera' comunque a ritrarre amici e conoscenti con brevi tratti di carboncino. Disegni che hanno dato vita ad una mostra molto apprezzata. Uno dei migliori pare sia quello al caro amico scrittore Henry James.
Boldini fu un grande ammiratoreatore di Monet e si adoperò per diffondere la su pittura in Italia. A Genova si sta tenendo in questo momento un innovativo modello di fare mostra... sfruttando l'occasione del distanziamento dovuto al Covid, viene introdotto un visitatore alla volta che può guardare il dipinto le ninfee di Monet da solo per 5 minuti... subito accanto c'è poi il quadro di Boldini alla Contessa van Bylant.... ciao Julia e buon luglio, Clem
RispondiEliminaGrazie Clem per l'informazione. Ho già visto dei ritratti di Boldini e ne vale davvero la pena.. Le ninfee mi mancano, ci penserò.
EliminaCiao e buon luglio
Giovanni Boldini è stato un grande pittore secondo me sottovalutato, forse perché è considerato collegato alla Belle Epoque. Ha avuto senza dubbio un periodo in cui era in auge in Italia e all'estero. Infatti ha viaggiato molto all'estero ed ha conosciuto altri artisti di livello che hanno saputo valutarlo nel modo migliore. Quando si dice "Nemo profeta in Patria".
RispondiEliminaBel post come sempre, piacevole da leggere e con tante info che aiutano a capire
Un salutone e buona domenica
Boldini era molto famoso in Francia, aveva preso lui lo studio che era di Sargent. Ma anche in Inghilterra. Non dimentichiamo comunque i numerosi ritratti di nobildonne e personaggi dell'epoca italiani.
EliminaGrazie e buon luglio
Ciao
Ecco un altro grande personaggio grande pittore e uomo di mondo. Il ritratto è molto particolare. Grazie delle cose che scrivi.
RispondiEliminamarco
I tuoi amici sopra non hanno capito che il post era dedicato a sargent e non a boldini
;-)
Grazie del tuo immancabile commento.
RispondiEliminaLascio ai miei visitatori la piena libertà di espressione. I commenti ai commenti dovrebbero essere costruttivi.
Intelligenti pauca...