giovedì 1 giugno 2023

GIUGNO

 

Michael Eastman - Green interior - Havana - 2002




"Una semplice relazione mondana, perfino un oggetto materiale, se lo ritrovavo dopo qualche anno nei mie ricordi, mi accorgevo di come la vita non avesse smesso di tessere, attorno a lui, fili diversi che finivano col feltrarlo del bel velluto inimitabile degli anni, simile a quello che, nei vecchi parchi, avvolge una banale conduttura d'acqua in una guaina di smeraldo."



Tempo che perdiamo, che aspettiamo, che rimpiangiamo o che abbiamo dimenticato, che ancora non conosciamo o che ha finito per scavalcarci. Se c'è un colore che in Proust accompagna il suo scorrere e divenire è il verde.

Nella Recherche il verde è uno sfondo uniforme, è il colore del principe in fuga, del re degli inafferrabili: il tempo, che tiene insieme esseri, luoghi e momenti nel "velluto inimitabile degli anni".

Colore spontaneamente  presente in natura, per secoli fu ricavato da piante e radici o più semplicemente mischiando il blu e il giallo. Me era la disperazione dei pittori perché altamente instabile. Agli inizi dell'Ottocento due chimici tedeschi, Russ e Sattler, portarono alla sintesi in laboratorio di un pigmento particolarmente brillante che venne chiamato Emerald Green, Verde Smeraldo. Lucente e poco costoso non venne usato solo dai pittori ma anche da architetti e decoratori d'interni. Essendo però altamente tossico negli anni fece più morti di un'epidemia.

Sfumatura solitamente associata al gioco e al destino. Il verde dell'attesa, legato alle cose mutevoli e volubili come la speranza, la fortuna, l'amore, il caso. Il verde è un colore complicato da gestire proprio come il tempo.


da una rilettura di Marangoni "Proust. I colori del tempo" 


Michael Eastman è un'artista americano che ha esplorato gli interni e le facciate di città diverse come L’Avana, Lisbona, Roma, San Francisco, Tokyo e Buenos Aires, producendo fotografie unite dalla loro precisione visiva, monumentalità, uso pittorico del colore, ricche di narrativa e incarnate da un senso intrinseco del luogo e del tempoLe sue immagini sono apparse su Time, Life, Art in America e New York Times. Il lavoro di Eastman è in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il Metropolitan Museum of Art, Museo di arte moderna di San Francisco, Art Institute of Chicago e molti altri.








6 commenti:

  1. "Tempo che perdiamo, che aspettiamo, che rimpiangiamo o che abbiamo dimenticato...". Eh si, il tempo...qualcosa che non governiamo, ci cammina accanto e che a volte vorremmo fermare o velocizzare, dipende.

    Bella la citazione di Proust e il quadro che hai postato di un autore per me sconosciuto (si impara sempre qualcosa di nuovo).

    Un salutone e alla prossima

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    1. Quello del tempo è l'argomento per me tra i più affascinanti. Da sempre oggetto di speculazione nei vari campi del sapere. Molto ho letto in proposito; ognuno ha la sua visione o teoria.
      La distinzione greca di chronos e kairos, il tempo qualitativo in Seneca, il soggettivo e oggettivo in Bergson....

      E chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere uno spazio di tempo alla sua vita?
      Gesù - Discorso della Montagna

      Lo spazio è uno sciame dentro gli occhi; e il tempo un canto nelle orecchie. Vladimir Nabokov

      Grazie della visita
      Ciao
      Julia

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  2. L’opera di Eastman mi fa tornare in mente lontani ricordi del Miramar, della Punta Gorda o del Paseo de Bajames de La Habana, oppure i più recenti ricordi dell’Azotea, un ristorante etnico dove sono capitato il mese scorso in occasione del Salone del libro di Torino.
    Per me più che il colore della speranza, o dell’attesa, è il colore della nostalgia; più il colore che associo al tempo che è passato e non al tempo che passa.
    In genere, come dice Proust, tutti i ricordi sono intessuti di guaine di smeraldo e al tocco percepisci solo velluto e damasco, perché è più facile che riaffiorino le cose belle o ciò che abbiamo inghirlandato, mentre cade nell’oblio tutto ciò che non vogliamo più vedere, che trova un forte ostacolo alla rievocazione.
    Così come Decliviodomani, anche per me Eastman era e rimane uno sconosciuto, qualcuno da approfondire; così come è per me una piacevole novità gran parte di ciò che hai condiviso con questo tuo splendido post.
    Buon giugno.
    Ciao

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    1. Avevo una bicicletta verde. È l'unica cosa che questo colore mi rievoca del passato. Per me il verde è vita, natura, è il presente. Forse perché vivo in campagna e in questa stagione in particolare è il colore dominante, spalmato in tante sfumature.
      Eastman è stata una piacevole scoperta. Una visione diversa della fotografia nonostante io preferisca quella pura, one shot, senza ritocchi. Lieta che ti sia piaciuto e che si sia fuso con i ricordi.
      Grazie e buon giugno a te
      Julia

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  3. Ho chiuso il blog per ferie con un po' di anticipo.
    Passa una bella estate! Un salutone

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    1. Grazie. Sei sempre presente e gentile.. Buona estate a te

      Julia

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