martedì 1 agosto 2023

AGOSTO

 

Villa dei misteri  -  Pompei



" Entrò il signor di Guermantes, e subito dopo sua moglie, già pronta, alta e superba in un abito di raso rosso la cui gonna era orlata di lustrini. Aveva nei capelli una grande piuma di struzzo color porpora e sulle spalle una sciarpa di tulle del medesimo colore .. Swann contemplava la duchessa come avrebbe fatto davanti alla tela di un maestro e cercò quindi il suo sguardo facendo con la bocca la smorfia che vuol dire "Diamine!"



Fino alla seconda metà del XIX secolo, in Europa la sposa vestiva spesso di rosso. Quando nel 1840 la regina Vittoria si presentò al suo matrimonio con Alberto di Sassonia avvolta in un abito candido fece scalpore e suscitò l'entusiasmo popolare di un intero continente. Da allora cominciò a diffondersi l'uso del bianco per le spose.
In Proust il rosso è un colore terreno, non ha la sensualità del rosa, ed è spesso associato all'idea di prestigio. E' la divisa dei potenti e di coloro che ci tengono ad essere riconosciuti come tali; un colore che non conosce umiltà né penombra e che viene spesso esibito in pubblico come un'arma, come prova irrefutabile di ricchezza e valore. E' il colore cui la gente del gran mondo ricorre quando vuole essere sicura di essere notata, di rimarcare la propria superiorità e distinzione. Perfino i Guermantes ne subiscono il fascino, da Elstir Oriane si farà ritrarre in "rosso gambero".
Rosso. Colore primario, affascinante e caldo per natura, ha travalicato il significato di potere e di sacralità per significare l'eros nella cultura occidentale.
Il suo uso risale alla preistoria e una delle più antiche forme di rosso viene dall'argilla, la cosiddetta ocra rossa usata per le pitture rupestri.
Il rosso vermiglio o cinabro derivato dal solfuro di mercurio, altamente tossico, usato nell'antichità in Cina, nell'antico Egitto, prediletto dai romani che lo utilizzarono in particolare per i murales e da qui chiamato in seguito rosso pompeiano.
Il piombo rosso o minium, primo tra i pigmenti sintetici e anch'esso tossico, fu ampiamente utilizzato nei manoscritti medievali e prediletto da Vincent van Gogh. 
Il cadmio rosso divenne popolare nel XX secolo per la sua solidità. Preferito da Matisse, lo rese protagonista assoluto nell'opera  Armonia in rosso.
La storia dell'arte è ricca di opere mirabili che offrono magnifici esempi e sfumature di rosso. Piero della Francesca, Jan van Eych, Raffaello, Schongauer, El Greco, Ingres, Rothko e Tiziano, Giorgione e Tintoretto con il loro rosso veneziano.
Picasso disse: "Quando non ho più blu metto il rosso".


 



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