domenica 13 agosto 2023

PRIMA VISIONE



La felicità è un sistema complesso. E' da vedere perchè diverso, non perfetto, leggero ma profondo, con un significato che lo spettatore vuole e deve trovare, non viene offerto come la critica pretende. Chi ama Mastandrea qui lo troverà grandioso. Chi ama la musica non resterà deluso. Sulle note magnetiche e ripetute di In a manner of speaking dei Nouvelle Vague si muove il film proprio tra il dire tutto con nulla e non dire niente con tanto. 

... Affermare che la felicità è un sistema complesso significa, di fatto, indicare allo spettatore come porsi rispetto al film: i personaggi non cercano la felicità, né la trovano; i personaggi raggiungono in primis la consapevolezza della complessità di affrontare l’ambiguità del proprio rapporto con gli altri e della complessità di accettare l’alterità di sé rispetto alle maschere sociali – ed economiche -che per autodifesa od imposizione esterna hanno dovuto applicare alla propria coscienza. Questo è solo il punto di partenza del processo, solo dopo questa mediazione sarà possibile svegliarsi e cominciare a pensare alla felicità come meta.. Il regista (Zanasi) spiazza lo spettatore nel finale contraddicendo il luogo comune e smontandolo: la vita è un sogno costruito su strati di immagini che si mescolano secondo un disegno complesso ed articolato, sembra suggerirci nell’inquadratura finale. Chi può dire se quello skeitare in autostrada che prosegue in uno spazio bianco dove i contorni si perdono e la libertà si mette in comune tra ragazzi e uomini non sia solo la mediazione lungo la linea di confine che segna il ritorno del protagonista da un viaggio onirico o di pensiero? È necessario per essere felici, per essere tutti felici, riconoscere l’alterità e rispettarne l’entropico sviluppo nelle vite di ciascuno senza sacrificare la propria etica e libertà decisionale, questo è ciò che il complesso gioco registico disvela sicuramente... ( Irene Gianeselli)

Le scelte musicali sono curate da Niccolò Contessa che della pellicola cura la colonna sonora originale e presta due canzoni, Asperger e Come Vera Nabokov e l’inedito Torta di noi. Sono inoltre presenti Ca Plane Pour Moi di Plastic Bertrand, In A Manner Of Speaking dei Nouvelle Vague, She’s A Rainbow dei The Rolling Stones, Theme de Camille di Georges Delerue, You Showed Me  nella versione dei The Turtles, Children Of The Sun dei Dead Can Dance, Just A Habit dei Low Roar.

Il film è disponibile gratis su RaiPlay




Nessun commento:

Posta un commento