martedì 20 maggio 2025

Ripubblico per un amico

 









3 commenti:

  1. Su Monna Lisa si sono addensati ben presto molti misteri che non solo non hanno trovato spiegazione, ma ne hanno alimentati degli altri. Rimangono dubbi su chi fosse realmente la ragazza, sul committente e sugli autori delle molteplici varianti che furono più o meno contemporanee e successive all’opera a noi nota e conservata al Louvre.
    Ho trovato un articolo a mio parere ben fatto e completo su quest’ultimo tema che ti segnalo ( https://www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/copie-e-varianti-della-gioconda-leonardo-da-vinci ) per la lettura e perché tu possa osservare e confrontare le varie versioni, Leonardo possedeva uno stile di pittura unico, era giunto a livelli altissimi nello studio della prospettiva, delle visioni geometriche ed aveva una sensibilità ineguagliata affinché i soggetti che ritraeva si caratterizzassero ed esprimessero vividamente le loro sensazioni, le emozioni e i sentimenti.
    Nessuno dei particolari naturalistici, architettonici, stilistici, luminosi e di costume era estraneo alla visione globale di ciò che voleva esprimere; ogni cosa sembra rimandare a tutte le altre e tutte quante si tengono nel loro insieme (il cenacolo ad esempio sembra un campo di grano accarezzato dal vento, con il Cristo al centro, unico a non flettersi alla brezza).
    Mi sorge il dubbio che l’amico a cui accenni nel titolo possa essere io, anche se non è specificato, per la coincidenza di riproporre un post su Leonardo subito dopo il mio. Se così fosse, io do molto valore alla parola amicizia, e mi fa piacere che tu l’abbia usata; se, invece, mi sono sbagliato, ho peccato di presunzione e me ne dispiaccio.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessun peccato. Ho letto il tuo post e mi sono ritrovata nelle tue parole.
      Nel 2019 per l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo ho visitato la mostra dedicata. Pensavo di entrare così nel suo mondo ma è stata solo meraviglia.. La sua personalità, la genialità poliedrica e complessa fanno da schermo. Almeno per me.
      L’esperienza con la Gioconda, quasi identica alla tua. Una ressa di persone che mi è valsa una foto accidentale di un turista giapponese. Mi avrà ritrovata insieme al famoso dipinto :-)

      L’ amicizia, svalutata e abusata dai social, ha radici antiche e si evolve nella cultura e nel tempo. E ha un valore. In questo spazio è condivisione di idee, di valori, di sentimenti, di saperi. I nostri scambi sono datati e nonostante tutto siamo ancora qui. Chiamarti amico mi è venuto naturale. È così.

      PS
      Il brano di Wilde citato nel tuo ultimo post è un diamante.

      Ciao e grazie.

      Elimina
    2. Apprezzo moltissimo il “ … mi è venuto naturale”.
      Ciao

      Elimina