..” Eterno vagabondo, sempre incalzato dall’ irrequietudine, si trasferiva da un luogo all’altro della Russia, come un pellegrino romantico, come un Taugenichts, che attonito attraversasse un mondo di incantesimi domenicali. Ma i suoi versi non ebbero la magica virtù di alleviargli l’acerbita’ della vita, come il violino al personaggio di Eichendorff..”
Dalla prefazione di A. Ripellino a “Poesie di Chlébnikov ” Einaudi 1968
Possiedo e custodisco il libro di questo giovane poeta dalla vita commovente. “Per lungo tempo le poesie di Chlébnikov sono rimaste abbandonate, come vecchi aratri invasi dalla vegetazione..” e forse un po’ lo sono ancora…
Le ragazze, quelle che camminano
con stivali di occhi neri
sui fiori del mio cuore.
Le ragazze, che abbassano le lance
sui laghi delle proprie ciglia.
Le ragazze che lavano le gambe
nel lago delle mie parole.
The girls, those who walks
With boots of black eyes
Upon the flowers of my heart.
The girls who put javelins
Upon their eyelashes’ lakes.
The girls who wash their feet
In the lake of my words.
https://www.anteremedizioni.it/files/Poesia_di_Chlebnikov.pdf
https://monoskop.org/images/b/b5/Khlebnikov_Velimir_Collected_Works_3_Selected_Poems.pdf


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