da “Tra libri e quadri” Enrico Piceni
Ci sono i grandi musei, famosi, attraversati da orde di visitatori, spesso storditi dalla quantità di opere da vedere limitatamente al tempo di cui dispongono. E poi ci sono gioielli nascosti e spesso trascurati dai tradizionali circuiti turistici. All’epoca della citazione di cui sopra si chiamava Musee Marmottan per diventare poi Musee Marmottan Monet poiché accoglie la più grande collezione di opere di Claude Monet al mondo nonché una splendida collezione di capolavori di Berthe Morisot, Gauguin, Manet, Renoir, Pissarro, Sisley, Degas, Daumier, Caillebotte, Corot, ed una ricca ed eclettica collezione di sculture, mobili e arti minori. Piccolo e raffinato museo allestito nell’ex palazzina di caccia del Duca di Valmy ai margini del Bois de Boulogne consente di vivere un affascinante viaggio indietro nel tempo a cominciare dall’emblematico Impression, Soleil levant, dipinto il cui titolo è all’origine del nome dato al celebre movimento artistico.
Si trova invece a Cefalù, al museo Mandralisca, quella «Gioconda al maschile» che è il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, dall’enigmatico sorriso al limite del sarcasmo, che ne increspa le labbra e accende lo sguardo di una scintilla amara e sprezzante. Della piccola tavola si sono innamorati viaggiatori e scrittori come Guido Piovene, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, che ci scrive addirittura un romanzo, Il sorriso dell'ignoto marinaio. Nel palazzo, già dimora del barone Enrico Pirajno di Mandralisca, si trovano le sue collezioni, dalle conchiglie all’archeologia con il famoso cratere del Venditore di tonno. Mentre la preziosa Annunciazione si trova al Museo Bellomo di Ortigia. Opera che, sola, varrebbe la visita.
There are the great museums, famous, crossed by hordes of visitors, often stunned by the amount of works to see limited to the time they have. And then there are hidden jewels and often overlooked by traditional tourist circuits. At the time of the above quote it was called Musee Marmottan to later become Musee Marmottan Monet because it houses the largest collection of works by Claude Monet in the world as well as a splendid collection of masterpieces by Berthe Morisot, Gauguin, Manet, Renoir, Pissarro, Sisley, Degas, Daumier, Caillebotte, Corot, and a rich and eclectic collection of sculptures, furniture and minor arts. Small and refined museum set up in the former hunting lodge of the Duke of Valmy on the edge of the Bois de Boulogne allows you to experience a fascinating journey back in time starting with the emblematic Impression, Soleil levant, a painting whose title is at the origin of the name given to the famous artistic movement.
Https://www.marmottan.fr/
Instead, in Cefalù, at the Mandralisca museum, is the "Men's Mona Lisa" that is the Portrait of a man by Antonello da Messina, with an enigmatic smile bordering on sarcasm, which purrs his lips and lights his gaze with a bitter and contemptuous spark. Travellers and writers such as Guido Piovene, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, who even writes a novel, Il sorriso dell'ignoto marinaio, fell in love with the small table. In the palace, former home of Baron Enrico Pirajno of Mandralisca, are his collections, from shells to archeology with the famous crater of the Tuna Seller. While the precious Annunciation is at the Bellomo Museum in Ortigia. Work that, alone, would be worth the visit.
Https://fundazionemandralisca.it/

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