venerdì 22 marzo 2019

KINTSUGI





Un oggetto si può rompere ma non per questo perde il suo valore e la sua bellezza. A questa filosofia si ispira l'antica tecnica giapponese del Kintsugi, letteralmente "riparare con l'oro". Ciò che si rompe, si sbecca, va in mille pezzi, non è da buttare, ma diventa più prezioso. Unico. Gli oggetti vengono minuziosamente riparati, i frammenti uniti e le venature coperte da un filo d'oro. Nella cultura giapponese nessun oggetto deve necessariamente essere perfetto: ognuno, tramite il Kintsugi, racconta la sua storia. Così, dal dolore e dalle cicatrici, nasce una forma di bellezza ancora più potente. Il Kintsugi e' il simbolo della resilienza.


La foto e' mia presa dal mio magazine preferito: Flow






4 commenti:

  1. Riaparare un oggetto per poi riutilizzarlo è qualcosa di importante in un mondo come quello di oggi dove si "macina" e si consuma di tutto. E' una bella arte. Interessante il magazine Flow.
    Un salutone e alla prossima

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    1. Flow e' un misto di creativita' e mindfulness, di pensiero e vita. Purtroppo e' pubblicato solo in tedesco, inglese e francese, non si trova facilmente in Italia per cui devi ordinarlo dal tuo edicolante.
      Ciao e grazie

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  2. Alle motivazioni, diciamo così, ecologiche per la conservazione degli oggetti tu lasci intravedere altre motivazioni più di tipo psicologico: dal trauma e dalla sofferenza si può guarire, dalla caduta ci si può rialzare ed essere un uomo migliore di quello che eri prima. Non sai quanto sono d’accordo con te in questo, anche se ritengo che un livello molto elevato di sofferenza possa stordirci ed avere l’effetto opposto di peggiorarci invece di miglioraci.
    A queste due dimensioni del rapporto con le cose e con le persone io aggiungerei l’elemento affettivo, il fatto cioè che ci affezioniamo alle cose e che creiamo legami con le persone, per cui quando ciò avviene non è semplice “gettarle” via solo perché esteticamente meno belle, rotte o perché siamo tentati da nuove avventure che ci stimolano per il loro fascino e per la loro novità.
    Ciao

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    1. Io lo vedo anche come il sopravvivere al cambiamento e con l'accettazione delle circostanze...
      Ciao e grazie

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