Paul Gauguin - Autoritratto I miserabili - 1888
Di Paul Gauguin esistono una decina di autoritratti, tra i più famosi "Autoritratto con Aureola", "Autoritratto con Cristo giallo", "Autoritratto con cappello" ma quello che ho scelto ha una storia particolare. Nel settembre del 1888 Van Gogh propose il suo progetto di scambiare opere con i colleghi con cui intratteneva rapporti amichevoli, secondo l'esempio degli incisori giapponesi. Chiese quindi a Gauguin e ad Emile Bernard che si ritraessero a vicenda, ma entrambi scelsero di dipingere un autoritratto. Per accontentarlo, comunque, inserirono tutti e due nei loro autoritratti un ritratto schematico dell'altro. Gauguin si dipinse nelle vesti di Jean Valjean, il protagonista di I miserabili di Victor Hugo. Come commento al quadro lascio che sia lo stesso Gauguin a farlo nella lettera che scrisse a Van Gogh nella quale egli paragonava l'eroe di questo romanzo, emarginato dalla società ma ricco d'amore e forza interiore, agli artisti non compresi come Van Gogh e se stesso.
''Mio caro Vincent, abbiamo esaudito il vostro desiderio, pur se in un altro modo ma che mporta, se poi il risultato è lo stesso? I nostri due ritratti.
Sento il bisogno di spiegare quel che ho inteso fare non perché voi non siate in grado di percepirlo da solo, ma perché non credo d'essere riuscito nel mio intento. La maschera di brigante malvestito e possente come Jean Valjean, che ha una sua nobiltà e dolcezza interiore. Il sangue in fregola inonda il volto, e i toni da fuoco di fucina che contornano gli occhi indicano la lava incandescente che accende la nostra anima di pittori...
E quel Jean Valjean perseguitato dalla società, messo fuori legge, col suo amore e la sua forza, non è anche l' immagine di un impressionista odierno? Dandogli i miei tratti, voi avete la mia immagine personale come pure il ritratto di tutti noi, povere vittime della società, che ci vendichiamo facendo del bene. Ah, mio caro Vincent, avreste di che divertirvi a vedere tutti i pittori di qui impregnati della loro mediocrità come tanti cetrioli sott'aceto! ...
fonte: Quaderni COMUnicazione
Che meraviglia Gaugin...è riuscito (come altri pittori della sua epoca) a creare la meraviglia dell'osservazione dei nostri occhi. Come a volte dicevo vita difficile in quegli anni, e la loro grandezza oltre alla loro arte consiste anche in questo nell'esser riusciti ad esprimersi anche in situazioni difficili.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Ciao accadebis, sono lieta che ti sia piaciuto. Purtroppo proprio oggi ho letto questo articolo che mi ha lasciata senza parole
Eliminahttps://www.tempi.it/come-osate-ammirare-i-quadri-di-quel-pedofilo-colonialista-di-gauguin/
Non so dove ci porterà questa esasperazione del politically correct...
Grazie della visita, come sempre
Incredibile...ho letto il link e pur conoscendo parte della vita di Gauguin ormai mi rendo conto che in tempi di oggi c'è la smania di distruggere ciò che in passato abbiamo ammirato. E' una mania dustruttiva che considero pericolosa
EliminaUn salutone e alla prossima
Ciao davvero originale e interessante. il link mi ha lasciato sbalordito. come si può essere così arroganti e ignoranti. ormai tutti siamo sotto tiro per colpa di questa società ipocrita senza spina dorsale capace solo di lagnarsi per qualunque cosa.
RispondiEliminaGrazie spero serva a risvegliare l'orgoglio
marco