domenica 1 novembre 2020

NOVEMBRE


Edward Hopper  -  Autoritratto  -  1925

Sebbene Edward Hopper abbia disegnato e dipinto numerosi autoritratti nei suoi primi anni come artista, questo è uno dei pochi che ha completato durante la fase matura della sua carriera. Intorno al 1918, Hopper realizzò un'incisione in cui ritraeva se stesso con indosso un cappello. In Autoritratto, conserva la posa di questa immagine precedente, mentre il suo aspetto maturo e premuroso suggerisce gli effetti del passare del tempo. Vestito in giacca e cravatta, Hopper non dà indicazioni sulla sua professione; infatti, appare come l'antitesi dello stereotipo dell'artista bohémien. Anche se lo spazio interno che Hopper occupa è anonimo, il suo cappello suggerisce un momento di transizione: che sta andando da qualche altra parte. Come tante delle persone che ha ritratto sui treni, negli hotel e nelle sale d'attesa, Hopper viene catturato in un momento contemplativo, impegnato in una scena che accenna a possibilità narrative ma rimane misteriosa.


 


7 commenti:

  1. Di Hopper mi colpisce il suo saper parlar di solitudine e ancor piu' di incomunicabilita'.Quella gente seduta dietro quei grandi finestroni o in piedi davanti a una finestra guarda fuori e sembra in attesa di un qualcosa di infefinito.E anche quando i personaggi sono rappresentati insieme in un interno sono tra loro lontani come in "Room in New York" dove la donna e' girata verso il pianoforte dando le spalle all'uomo, dal suo canto tutto intento nella lettura del giornale.Anche i nostri sono giorni di solitudini e incomunicabilita'.Ci illudiamo di essere al centro dell 'agora' virtualecon tanti "amici" e "followers" dando poi di noi un'immagine falsa attraverso vuoti selfie subito postati su instagram;siamo sempre chini col capo sullo smartphone e non ci accorgiamo di essere soli e non saper comunicare
    Ciao Julia e buon novembre
    Clem

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  2. Grazie Clem del delicato commento...
    Ciao

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  3. Mi piace molto Hopper. Ha saputo cogliere i momenti della vita della gente comune con i loro pensieri, le loro problematiche, gli stati d'animo e soprattutto i visi di coloro che vengono ritratti. In Nighthawks si vedono due persone vicine sedute al bancone di un bar, sembra che parlano con il barman. Vicino a loro un altro avventore del bar se ne sta per i fatti suoi...nonostante ci sia un minimo di colloquio in realtà nel quadro c'è una grande solitudine come nei quadri dove riprende donne o altre persone.

    Forse ne avevo già parlato sul tuo blog, ma devi sapere che negli anni passati ho lavorato sulle navi, avevo studiato per diventare capitano di una nave mercantile (poi ho cambiato completamente settore passando quasi 30 anni nella cultura). Certo ero giovane (oggi ho 60 anni) ma ho girato parecchio fra Europa, Nord America, Sud America e Nord Africa. Una delle cose presenti in quel lavoro è proprio la solitudine. Perché dopo le ore di lavoro ognuno andava nella propria cabina a gestire la propria solitudine per un certo numero di ore. Queste esperienze avvengono quando si è giovani ed è come se ti marchiassero per tutta la vita. Ancora oggi sono una persona di compagnia (sto bene con gli altri) ed ho viaggiato molto nell'arco di 40 anni. Alcuni amici mi chiamavano "uomo di mondo" per la mia socialità. Ma se rimango da solo (come a volte succede) non soffro e non ho problemi di nessun genere. La solitudine portata da questa pandemia non mi è pesata affatto...

    ...e quindi, quando vedo i quadri di Hopper penso subito ai diner ai bar e ai pub americani dove sono stato nei miei viaggi passati e mi ci ritrovo subito. Quanti ricordi mi ha tirato fuori Hopper negli anni come anche il tuo post. Di Hopper ricordo di aver visto una sua mostra a Norfolk in Virginia, città con un grande porto dove sono stato in quegli anni.
    Sempre piacevole passare dal tuo blog
    Un salutone e alla prossima

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    Risposte
    1. Ho visto una sua mostra qualche anno fa a Milano. Sicuramente quella che hai visto tu sarà stata più suggestiva.
      Quando guardo i film americani non posso fare a meno di notare gli accenni ai suoi quadri. Sono moltissimi...
      Grazie della visita, as usual... :-)
      Ciao e buon dicembre

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  4. Tutto bene Julia ? Spero di si
    Ciao
    Clem

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