Non ascoltavo Mahler da molto tempo. Me ne ha dato l'occasione l'amico accadebis nel suo post e il collegamento a Thoreau mi è venuto spontaneo. Mahler si rinchiudeva per lavorare in una casetta in mezzo al bosco a Dobbiaco in Tirolo, come se la sua anima si potesse nutrire solo a contatto con la natura, il mondo "altro" e "felice" contrapposto a quello meschino e di sofferenza degli uomini. Come romantico aveva una spiccata propensione all'espressione di sé e in questa nuova dimensione ascetica iniziò ad abbozzare la Nona Sinfonia, nell'estate del 1908. Nel primo saggio a lui dedicato è stato definito musicista e poeta dei suoni perchè aveva il dono di plasmare la musica in senso poetico ed i suoi lavori simboleggiavano le sue esperienze ed emozioni in veste poetica; compositore dotato di una mente filosofica capace di infondere alla propria musica pensieri universali, pensieri che vanno al di là della mera descrizione di eventi particolari, obiettivo specifico dei poemi sinfonici. Le sue prime sinfonie si possono invece collocare fra le composizioni di musica assoluta, quella musica che non ha nessun fine esplicativo ma è fine a se stessa. Mahler diventerà nel tempo diffidente riguardo ai programmi fino a pronunciare la famosa frase "A morte i programmi!"
Grande e celebrato direttore d'orchestra ebbe invece una carriera difficile e controversa come compositore. La sua vita la spese in una lotta continua per essere riconosciuto come autore.
"Sono ben conscio che, come compositore, non avrò riconoscimento durante la vita. Mi è possibile attenderlo solo dopo la morte.. Finché sarò il Mahler che si aggira tra di voi, « un uomo tra gli uomini», come creatore posso solo aspettarmi un trattamento troppo umano. Devo prima scrollarmi di dosso la polvere terrena, perché mi sia resa giustizia. Io sono, per usare un’espressione di Nietzsche, un uomo che non appartiene al proprio tempo. Definizione questa che si applica soprattutto ai miei lavori".
La storia lo conferma. Con l'avvento del nazionalsocialismo la sua musica venne proibita e fino al 1960 rimase poco conosciuta. Saranno i grandi compositori delle generazioni successive a proclamarlo un grande della storia della musica e pioniere della nuova musica del Novecento. Fu Bernstein a replicare alla famosa frase di Mahler "Il mio tempo verrà" quando affermò "Il suo tempo è arrivato".
Conosco Mahler attraverso le letture, non bene come vorrei la sua musica. Amo la Nona Sinfonia, il suo congedo dalla musica e dalla vita. Fu eseguita per la prima volta postuma il 26 giugno 1912 a Vienna diretta dall'amico e allievo Bruno Walter.
Per la stesura di questo post mi sono avvalsa del bellissimo libro
Gustav Mahler: Il mio tempo verrà. La sua musica raccontata da critici, scrittori e interpreti.1901-2010.
E per saperne di più, altrettanto affascinante
Alma Mahler. La mia vita